I Cammini hanno un fascino unico e indescrivibile, e le nostre gambe sono il “mezzo di trasporto” più antico. Viaggiare a piedi è sì il modo più faticoso per raggiungere la propria destinazione, ma è sicuramente anche il più intenso, profondo ed emozionante.
Mettersi in cammino significa molto di più che meramente camminare. Significa essere alla ricerca di qualcosa ed essere pronti a fatiche e sacrifici, fisici e mentali. Mettersi in cammino significa scegliere la lentezza alla frenesia del mondo contemporaneo. Con tutto ciò che lentezza e fatica comportano.
Ti troverai inevitabilmente a fare i conti con i tuoi pensieri, le tue paure, e vivrai a pieno i momenti di meraviglia e gioia che ti si presenteranno lungo la strada. Perché sì, una cosa è certa: sulla strada ci sarà sempre qualcosa o qualcuno pronto a sorprenderti. Oggi abbiamo deciso di presentarvi 3 cammini, scelti per la loro incredibile bellezza e per la scarsa fama di cui purtroppo godono, nonostante siano percorsi incredibilmente suggestivi.
Cammino dei Briganti
Il cammino dei briganti deve il suo nome ai briganti della Banda di Cartore, che si ribellarono ai Savoia e alla Guardia Nazionale tra il 1861 e il 1870. Ancora oggi questo sentiero attraversa zone aspre, di una natura ribelle, a tratti dolce a tratti severa.
100 km di cammino tra paesi medievali e natura selvaggia tra Abruzzo e Lazio: sette tappe di cammino tra pascoli punteggiati da greggi di pecore, boschi abitati dai lupi, montagne di grande fascino come il Monte Velino, siti archeologici come Alba Fucens e luoghi ameni dove compiere una sosta come il Lago della Duchessa.
Partenza e arrivo di questo percorso ad anello è il paese di Sante Marie, vicino a Tagliacozzo in provincia dell’Aquila. Si tratta comunque di un cammino non adatto a tutti, non provvisto di segnaletica specifica e che necessita di esperienza e preparazione nella lettura del terreno e delle carte.
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Cammino delle Pievi
Nel cuore della Carnia, in una delle zone alpine italiane ancora ingiustamente trascurate, si sviluppa questo “nuovo” cammino ad anello, che parte e arriva a Tolmezzo. 270 km per 20 tappe di cammino, tra boschi sconfinati, antiche chiese abbarbicate su picchi rocciosi, fiumi impetuosi e silenzi avvolgenti.
Il Cammino delle Pievi vanta una grande varietà di paesaggi che si accompagna a numerose testimonianze storiche e architettoniche come la Pieve di San Floriano, in spettacolare posizione panoramica o il Santuario della Madonna del Monte Castellano, il più antico della regione. Contrassegnato da targhette dedicate, questo trekking è consigliato soltanto tra maggio e novembre perché la probabilità di trovare neve sul percorso negli altri mesi dell’anno è tutt’altro che remota.
Via degli Dei
Come una simbolica controparte all’autostrada e all’alta velocità, la Via degli Dei collega Bologna e Firenze in cinque lunghi giorni di marcia tra boschi, piccoli paesi e antiche mulattiere. Percorrendo questo sentiero dalle radici antichissime (esso infatti ricalca un’antica via etrusca, poi romana), si compie quindi un piccolo viaggio “controtempo”, privilegiando la lentezza alla frenetica ricerca della strada più corta.
Quasi abbondata per anni e poi recuperata negli anni ’80 del XX secolo, la Via degli Dei è ora uno dei cammini più famosi e frequentati, anche perché può essere percorso in meno di una settimana, permette di rientrare facilmente al punto di partenza utilizzando il treno e naturalmente anche perché collega due grandi città d’arte italiane.
Non fatevi però ingannare dai pochi giorni di cammino e dalla quote modeste: le tappe sono abbastanza impegnative, sia per la loro lunghezza che per il dislivello da affrontare. In compenso il sentiero è ben tracciato e, salvo inverni eccezionalmente nevosi, può essere percorso praticamente per tutto l’anno.
Il Sentiero Italia
In quest’occasione è doveroso parlare del Sentiero Italia un percorso realizzato tra il 1983 e il 1995 grazie allo straordinario lavoro di centinaia di appassionati volontari del Club Alpino Italiano e all’appoggio di alcuni sponsor illuminati. L’obiettivo era quello di collegare Trieste a Santa Teresa di Gallura, attraversando l’Italia. E ci sono riusciti: 20 regioni, 6166 km, 350.000 m di dislivello complessivo, 368 tappe.
Il sentiero venne individuato, tracciato, segnalato e poi inaugurato nel 1995 con l’iniziativa CamminaItalia. Poi tutto tacque fino ad oggi.
Infatti, in questi giorni il coraggio di Yuri, Giacomo, Sara e altri amici ha dato alla luce il progetto “Va’ Sentiero”. Si tratta di un progetto che vuole riprendere in mano il Sentiero Italia con i suoi 6000 chilometri di valli, foreste, borghi sperduti, fiori di campo e nevi perenni.
Il loro sogno? Far rinascere questo itinerario, contribuendo a promuoverlo… camminando per oltre un anno!