Attacchi Snowboard di Storfit|||

Ben ritrovati all’interno del blog di Storfit, oggi vogliamo presentarvi un componente principe della vostra attrezzatura da snowboard, gli attacchi e i loro molteplici set up.

Vi introdurremo le tipologie che potrete trovare sul mercato, i materiali che li compongono e la loro compatibilità.

L’utilizzo

Quando scegliete un nuovo attacco da snowboard dovete pensare prima di tutto all’utilizzo che ne vorrete fare. La rigidità è determinante e dipende dai materiali impiegati come ad esempio uretano, policarbonato, fibre di nylon e carbonio. Gli attacchi si dividono in diverse misure, quasi sempre riportate come S, M, L e via dicendo, vi invitiamo a controllare la compatibilità con il vostro numero di scarponi comunicata dalla casa produttrice.

Vediamo ora le quattro principali categorie di attacchi:

  • All mountain: attacchi generalmente di Flex medio, si adattano a molteplici utilizzi. Vi garantiscono una buona reattività in diverse condizioni, sia che giriate in park, sia che vi troviate a fare i conti con discese ghiacciate;
  • Park o Freestyle: attacchi abbastanza morbidi in grado di adattarsi alle varie sollecitazioni che ricevono in park. Vi permettono qualche errorino in più, ma pur essendo morbidi, sono realizzati per distribuire il vostro carico sulla tavola nei punti giusti;
  • Freeride: attacchi rigidi e reattivi. Con una rigidità particolarmente accentuata, vi garantiscono una risposta immediata: per questo sono adatti non solo ai fuori pista più impegnativi ma anche per i rider aggressivi che cercano un attacco super reattivo;
  • Split board: attacchi di nuova generazione sono dedicati esclusivamente alle tavole split. Anch’essi rigidi, le loro particolarità sono i sistemi di aggancio e sgancio rapido proposti dalle diverse case produttrici, oltre alla leggerezza e alla reattività, aumentata dal pieno contatto che essi hanno con la tavola.

Sistemi di chiusura

Le categorie degli attacchi soft sono tre, esistono anche attacchi per gli scarponi da sci ma sono davvero rari. Le divideremo in allacciatura classica, allacciatura fissa in inglese chiamata Rear entry e StepOn, invenzione appena reintrodotta da Burton.

Per allacciatura classica si intendono tutti gli attacchi che vengono calzati entrandoci da davanti e che si chiudono agganciando i due straps, sulla caviglia e sulle dita. Questo tipo di chiusura è utilizzata nell’90% degli attacchi che trovate sul mercato.

Si parla, invece, di allacciatura fissa o rear entry quando per calzare l’attacco è lo spoiler ad abbassarsi grazie a sistemi appositi, rendendo così possibile la calzata dalla parte posteriore. Questo permette di tenere gli straps sempre chiusi e già regolati alla giusta lunghezza. È senza dubbio molto comodo da utilizzare, ma i puristi della tavola rimangono diffidenti.

Lo StepOn, già sperimentato in precedenza nella versione StepIn, è un attacco che non prevede l’utilizzo degli straps ma assicura lo scarpone all’attacco grazie a un sistema ad incastro. La miglior spiegazione che possiamo darvi è la foto qui sotto.


I componenti

Analizziamo ora le tre parti che compongono il nostro attacco da snowboard. Andiamo dritti al sodo!

Gli straps

Sul mercato si dividono in quattro tipi.

  • Toe strap: il classico strap che fascia il vostro piede passando sopra le dita. La sua funzione è semplicemente quella di fissare la parte anteriore tenendo il piede in posizione;
  • Cap strap: si posiziona come il toe straps sopra le dita del piede, la sostanziale differenza è che funziona come un puntale, fasciando l’intera punta, aiutandovi ad allineare la posizione del piede e aumentando la reattività sulla lamina frontside;
  • Ankle strap: questa è la fascia più grossa, larga e in grado di fasciare l’intera caviglia ancorandovi saldamente all’attacco;
  • Mono-strap: si trova negli attacchi ad allacciatura fissa. Il concetto è molto semplice: lo strap che passa sulla caviglia e quello che passa sulle vostre dita sono uniti a formare un unico grande strap.

Per regolare gli straps ci sono altri due componenti fondamentali che sono i mille righe e i cricchetti. I primi sono i componenti di plastica zigrinata su cui si aggancia il cricchetto, mentre quest’ultimo è fissato sullo strap e serve per stringere l’attacco sul piede.


Lo spoiler

È la parte posteriore dell’attacco che dal vostro tallone sale lungo il polpaccio. Gran parte del controllo sulla tavola è determinata da questo componente. Potremmo dire che spoiler bassi e morbidi, quindi più flessibili, sono più orientati all’utilizzo in park o per rider principianti in cerca di permissività.

Di contro, spoiler più alti e rigidi sono certamente più adatti a coloro che sono in cerca di controllo e stabilità, anche ad alte velocità. Gli spoler hanno due principali regolazioni: la prima si trova nella parte posteriore e permette di decidere il grado di inclinazione rispetto alla tavola; la seconda sono le due viti che collegano lo spoiler alla base e che, se allentate, vi permettono di allinearlo correttamente rispetto alla tavola.

Base

È la parte dell’attacco a contatto con la tavola e, per questo motivo, tutte le sensazioni passano da qui. I materiali fanno la differenza e, poiché ne troverete di vari tipi, la cosa migliore è controllare il singolo prodotto per avere dettagli più specifici. La regola è sempre la stessa: più i materiali sono rigidi, più l’attacco è sensibile a discapito chiaramente di ammortizzazione e margine d’errore.

Il cuscinetto sotto il piede è realizzato a seconda del tipo di utilizzo (freestyle, freeride etc.), e la sua funzione è assorbire le vibrazioni e trasmettere i vostri input alla tavola. Un fattore che ha a che fare con quest’ultimo è il Canting, ovvero una leggera inclinazione di qualche grado di tutta la pianta del piede verso l’interno, rendendo la vostra posizione più naturale.

La compatibilità

Vediamo ora i sistemi che vi permettono di fissare l’attacco alla tavola. Sono sistemi a vite che ancorano la base dell’attacco, ce ne sono di diversi tipi e di norma tutti gli attacchi saranno dotati di dischi multifunzionali che vi permetteranno di agganciarli su qualsiasi dei seguenti sistemi.


2×4 e 4×4

Queste configurazioni sono le più classiche e tra loro varia solamente la distanza longitudinale tra i buchi di fissaggio.

3D (Burton)

Il prima sistema brevettato da Burton, funziona come i sistemi appena visti ma limita la possibilità di settaggio dello stance (distanza tra un attacco e l’altro).

The Channel System

Anch’esso brevettato da Burton e introdotto sul mercato qualche stagione fa, ha l’enorme vantaggio dato dal fatto che viene fissato con due sole viti ai lati della base, grazie a modelli di attacchi dedicati chiamati EST, è in grado di aumentare la flessibilità di tutta la tavola.

Molti degli attacchi presenti sul mercato sono compatibili con questo sistema grazie a dischi realizzati appositamente ed acquistabili separatamente.

Questo è tutto! Siete ora pronti a cominciare la vostra ricerca studiando i prodotti e selezionandoli in base alle loro caratteristiche.

Come sempre se qualcosa dovesse esservi sfuggito, non esitate a chiedere una dritta al team di Storfit, sapranno guidarvi verso il giusto acquisto e siamo sicuri che non ve ne pentirete.

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Thanks to: Mattia Bellotti

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