Come prendersi cura delle scarpette da arrampicata

Si sa, le scarpette d’arrampicata non durano per sempre, ma sicuramente prestandoci cura si può prolungare la loro durata. Cosa bisogna fare, quindi, per ottenere il massimo dalle proprie scarpette? Scopriamolo insieme.

Le scarpette per arrampicare sono – insieme alle mani – gli “strumenti” che sono più a contatto con la roccia mentre scaliamo. Gomma, per quanto buona sia, vs. roccia vuol dire senza ombra di dubbio usura.

La risuolatura

Questo termine indica il cambio gomme delle scarpette, che va fatto prima che la suola si buchi, altrimenti il risuolatore dovrà mettere una toppa che altererà la sensibilità della calzata. Per questo motivo – a seconda dell’uso che se ne fa – bisogna controllare la suola delle proprie scarpette e mandarle a risuolarle quando cominciano ad essere rovinate. Con questa premura possiamo portare le nostre scarpette al massimo tempo d’uso.

La risuolatura può essere fatta a mezza suola o suola intera, ma generalmente si preferisce la prima, perché la metà superiore della suola è quella che viene più stressata.

Per la risuolatura esistono professionisti specializzati, se non ne conosci uno puoi chiedere presso la tua palestra di fiducia: spesso si organizzano spedizioni di gruppo per risparmiare.

Quante volte si può risuolare una scarpetta?

Difficile dirlo, dipende da tante variabili. C’è chi dice che dopo quattro risuolature la scarpetta perda le sue caratteristiche, ma questo dipende dal peso dello scalatore (più pesa, più stresserà la calzatura), dalla grandezza del suo piede (stesso discorso) e dal tipo di scarpetta. Io sto risuolando le mie scarpette ormai da anni, credo di aver perso il conto ormai, e dopo ogni “restauro” sembrano scarpette nuove.

La pulizia

Mettetevi l’anima in pace: non c’è soluzione alla puzza di piede nelle scarpette, e no, non si possono lavare in lavatrice. La maggior parte delle scarpette è fatta in pelle (o sintetico) e un eventuale lavaggio le modificherebbe per sempre. Però ci sono delle accortezze che possono essere prese, per evitare di dover arrivare al punto di buttare nel cestino le scarpette maleodoranti.

Il primo accorgimento da avere riguarda il “riporle”. Dove mettete le scarpette dopo l’uso? Se la vostra risposta è “nello zaino in un sacchetto di plastica” abbiamo un problema.

Dopo averle usate per scalare fuori, prima di riporle nello zaino pulitele dalla terra con un panno o con uno spazzolino. Poi, quando tornate a casa, lasciate le scarpette in un posto dove possano arieggiare (sconsiglio la camera da letto per il vostro bene) e quando dovete portarle con voi mettetele in un sacchetto di tela.

Se, invece, dovete proprio lavarle, provate a lasciarle a mollo con un po’ di bicarbonato. Se siete all’inizio potrete limitare il danno ma se avete delle scarpette “pestilenziali” non risolverete un granché! Potete trovare in giro anche qualche sacchetto naturale che se messo nelle scarpette “cattura” i cattivi odori.

La riparazione

Vi si è rotto un laccio o staccato il velcro? Non buttate le scarpette!

Se non siete capaci di ripararle voi stessi, affidatevi ad un professionista. Vi ricordate del calzolaio dietro casa? Beh, lui saprà come aiutarvi ad un prezzo veramente ridicolo per riparazioni del genere.

Ma soprattutto, la cosa che potete fare ancora prima di dover pensare a tutto questo… lavatevi spesso i piedi!

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