La differenza tra chi vive in città e chi vive in montagna sta proprio nella percezione delle stagioni.
L’aspetto più entusiasmante del vivere tra le vette è proprio quello di poter godere a pieno dell’estrema mutevolezza delle stagioni. Ogni periodo dell’anno ha le sue caratteristiche forti e distintive, sia per quel che concerne il comportamento del mondo animale (di cui noi facciamo parte) sia per quel che riguarda il mondo vegetale.
Insomma, quando vivi in montagna non puoi non accorgerti del passaggio dell’estate o dell’inverno. I colori, i profumi, i suoni, gli “abitanti” ed il clima cambiano radicalmente. Una sorta di metamorfosi che conferisce agli stessi luoghi, in diversi periodi dell’anno, aspetti completamente diversi.
Potrebbe quasi sembrare di vivere o frequentare un luogo nuovo ogni volta.
La primavera in Montagna
Partiamo dalla stagione più vicina a noi, la meravigliosa primavera.
Questo periodo dell’anno rappresenta il risveglio del mondo naturale. Le ore di luce finalmente aumentano e il sole comincia a scaldare il terreno. Tuttavia, alle quote più elevate è possibile vedere ancora tanti sciatori in azione o sci alpinisti impegnati in spassose discese sul cosiddetto “firn”. Le cime, infatti, sono ancora cariche di neve e, anche se le prime rocce cominciano ad affiorare sui versanti esposti a sud, il divertimento è a assicurato!
Come sappiamo, però, il termometro segna ancora temperature frizzanti e talvolta possono ancora capitare abbondanti nevicate, in particolar modo dai 1500 metri di quota in su. È quel periodo dell’anno in cui bisogna quindi prestare particolare attenzione alle condizioni del manto nevoso, che per via dei cambiamenti repentini di clima può talvolta risultare particolarmente instabile.
Ma una volta prestata la giusta attenzione alle condizioni, la primavera è la stagione delle grandi salite, dove si raggiungono le cime più alte, armati di picozze e ramponi, ma potendo ancora vivere veloci discese sci ai piedi.
L’aspetto più bello? Si parte sempre la mattina molto presto, per riuscire a trovare le condizioni migliori e alle prime ore del pomeriggio si è già di ritorno.
Insomma, la giornata è già stata abbondantemente guadagnata e godersi una birra fresca sotto il caldo sole pomeridiano è un’impareggiabile sensazione di “compiutezza” che solo una gita primaverile ti sa regalare.
A quote inferiori, invece, esplode un tripudio di colori e di suoni. I corsi d’acqua riprendono vigore, i primi fiori bucano la neve, e gli animali del bosco ed i loro cuccioli cominciano ad avventurarsi per i prati di un verde accesso.
Molti sportivi appendono gli sci al chiodo e tirano fuori le loro scarpe da trail-running per cominciare a battere i sentieri posti a bassa quota, risvegliando il corpo prima delle prime competizioni estive.
Ma non solo, torna il sorriso anche sul viso dei climber che, una volta tirate fuori le scarpette e rispolverata la corda, cercano le ore più calde per rodare mani e piedi sulla roccia ancora fredda. Sulle pareti cominciano a sentirsi i rumori dei rinvii degli alpinisti impegnati in divertenti ascese. Anche la vita rurale riprende forma, con orti e coltivazioni che iniziano a germogliare.
Le prossime Experience
E noi? La montagna cambia… e noi la seguiamo: il calendario prosegue il cammino, ecco qua le prossime tappe:
L’estate… e il ciclo si ripete
È poi la volta della calda estate, dove i prati cambiano tonalità diventando di un verde brillante. Il sole fa da padrone nel cielo, lasciando il passo talvolta a qualche sporadico temporale.
Ma in un batter d’occhio arriva il romantico autunno. Il quale lascia anch’esso velocemente il passo ai giorni corti dell’inverno. Le temperature si abbassano, in quota le prime abbondanti nevicate colorano le vette. Le piogge talvolta si trasformano in neve anche in bassa valle ed ecco che arriva il solstizio d’inverno con il giorno più corto dell’anno.
La natura ha oramai concluso il suo ciclo ed è pronta a concedersi il meritato riposo. Le nevicate divengono sempre più frequenti e il freddo è ormai pungente. Gli animali vanno in letargo, mentre noi, animali anomali amanti dell’inverno ci diamo alla pazza gioia sui pendii innevati delle bianche montagne. C’è chi sceglie sci alpino, chi sci di fondo, chi pattinaggio sul ghiaccio.
Ma il letargo per noi arriva solo con il calar del sole, quando chiudono gli impianti di risalita e le temperature diventano troppo rigide per poter stare all’aria aperta! Manca poco al prossimo inverno!
E poi… il ciclo si ripete.