Cosa significa Eco surf? In molti se lo chiedono e diffidano dai marchi che abusano di certi termini.
Sì, i prodotti ecologici sono di moda e questo non è positivo. Non lo è, perché la moda è passeggera e quando ci saremo stufati di sentire slogan green come ci comporteremo? Quali prodotti compreremo? Quelli che costano un po’ di più o quelli che impattano di più?
“Essere ecologisti è una questione di intelligenza e di sensibilità. Se uno rispetta l’ambiente lo fa per ampiezza di vedute, sa che casa sua non finisce oltre l’uscio, sa che il Pianeta non ha bisogno di noi.
Sono concetti che tutte le popolazioni dovrebbero dare per scontati, ma sappiamo qual è la realtà. Sui social ogni giorno fluiscono video e foto della stupidità umana. Ti guardi attorno e vedi rifiuti ovunque, anche in posti incontaminati, che per la loro bellezza ispirerebbero i poeti più romantici.”
Sono queste le parole di Massimiliano Sandri, oggi distributore italiano del brand californiano Matuse.
“Da anni mi occupo della distribuzione di un prodotto che oltre ad essere funzionale, ha un requisito ambientale concreto. È stato oggetto di una bellissima tesi alla Bocconi, grazie a Marco Bucalossi che, conoscendo il brand Matuse ha deciso di scrivere la sua tesi sull’industria del surf sostenibile.”
Il Geoprene: un po’ di dati
Il Goprene insieme allo Yulex, sono le gomme più sostenibili sul mercato. I dati raccolti per la tesi sono molto interessanti, eccoli svelati:
Rispetto al normale neoprene (oil-based) ha un’impermeabilità del 98% contro un 65% massimo. Anche se la tecnologia del Geoprene (limestone-based rubber) non può esser svelata completamente, resta pur sempre un segreto aziendale.
Però vi possiamo dire che le riserve di “limestone” sono superiori a quelle del “petrolio” (fino a 3000 anni a venire) e la sua estrazione è meno impattante. Il limestone è una roccia vulcanica. La caratteristica di questa gomma è complessa da spiegare, ci sono manuali sull’argomento. Ma in sintesi, la reazione fra la roccia e la gomma genera una molecola ordinata che contiene un gas naturale.
Questa molecola o “microcell” è indipendente l’una dall’altra ed è ben sigillata. Il risultato è l’elevato potere isolante. Quindi no all’effetto spugna inzuppata, maggiore elasticità, durata e rapida asciugatura.
“La durata è l’aspetto ecologico concreto. Matuse INC. ritiene che il modo migliore per contribuire al basso impatto è fare prodotti che durano nel tempo; una muta in meno che viene gettata nell’ambiente moltiplicata per le migliaia di surfers ha un peso importante. In azienda riceviamo mute da riparare che hanno più di 10 anni di vita. Chi compra una muta in Geoprene o Geoflex (la versione più elastica) lo fa per l’ambiente e per la qualità. E non è uno slogan, chiedetelo a Dave Rastovich, soul surfer australiano di origine neozelandese, che sull’ambientalismo ha qualcosa da insegnare.”
Le partnership di Matuse in Italia
In Italia la partnership con Ola Surfboards di Michele Puliti, shaper premiato all’SSFF di Milano 2019, e i suoi riders, si sta rivelando vincente.

Marco Meccheri, rider Ola e ambassador Matuse, sta partecipando a diversi eventi tra i più cool d’Europa come il Cinghiale Marino ed il Log Invitational inserito nel fantastico “Wheels and waves” di Biarritz. Prossima tappa il Recco Surfestival che dovrebbe tenersi il 29 sempre secondo il volere di Eolo e Nettuno.
I ragazzi di OLA già impegnati in passato in sviluppo di tavole green, han scelto il Geoprene perché cercavano un brand“minimal” che focalizzasse gli sforzi sui dettagli più che sul marketing, seguendo la filosofia che Michele da 30 anni pone nel creare tavole.
Fra i vari progetti in cui Matuse è partner, ce n’è uno molto carino, concepito grazie all’amicizia con Winki, surfista e travel-writer, il quale in occasione del suo nuovo libro Garuda edito da Rizzoli farà un Eco-Tour in moto elettrica fra luglio ed ottobre in giro per il Bel Paese, ovviamente senza inquinare!
Winki da anni impegnato nella diffusione di messaggi di sostenibilità ambientale, scrittore di diversi libri sul surf e sull’eco-cultura ha accettato la collaborazione perché la vede in sintonia con i suoi ideali.
“Insomma… noi di Matuse cerchiamo di allacciare relazioni e supportare iniziative che abbiano a che fare con un messaggio universale: tutti insieme possiamo compiere piccoli gesti per migliorare la salute del meraviglioso Pianeta che abitiamo.”
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