Ghiacciaio: cos'è e come affrontarlo|Ghiacciaio cos'è e come affrontarlo con Storfit

A proposito della neve Jack O’Neill (inventore delle mute in neoprene n.d.r.) diceva: “It’s only frozen water”.

Come e più dell’acqua però, neve e ghiaccio sono elementi molto instabili e pericolosi, perché possono spostarsi e travolgerci, come può capitare a causa di valanghe e seracchi, o possono essere discontinui creando crepacci, trasformandosi in trappole nelle quali è facile cadere.

Camminare su un ghiacciaio, quindi, non è per niente una passeggiata. Occorre equipaggiarsi in modo adeguato e rispettare un protocollo per spostarsi in modo sicuro, per sé e per gli altri. Ma che cos’è un ghiacciaio?

Il ghiacciaio

Se lo conosci puoi anche non evitarlo.

Il ghiacciaio è una massa di neve congelata nei decenni o nei secoli che a differenza del nevaio non sparisce e non cambia di stato col variare delle stagioni, se non nella parte più superficiale, dove per effetto del calore e dell’irraggiamento solare scioglie trasformandosi in acqua.

I ghiacciai sono in continua evoluzione e, anche se vengono definiti eterni; in secoli e decenni crescono o diminuiscono di volume e superficie e si spostano. La loro crescita o il loro ritiro sono influenzate dal clima (inverno freddi o caldi e abbondanti o scarse precipitazioni, estati molto calde).

Il movimento è determinato invece dalla massa del ghiaccio, che, posta su di un piano inclinato (pendio) tende a spostarsi verso il basso. Il ghiacciaio, spostandosi verso valle, erode i fianchi del suo bacino, ne trasporta i detriti e ne liscia le pareti di roccia.

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Cosa sono e perché si formano crepacci e seracchi

Partiamo da una distinzione: crepacci e seracchi non sono la stessa cosa. Semplificando possiamo dire che i crepacci sono buchi, spaccature più o meno profonde sul piano del ghiacciaio, mentre i seracchi sono formazioni di ghiaccio che generalmente si creano sui pendii attraverso l’azione di: accumulo/movimento e scioglimento/frattura del ghiaccio stesso. Tali formazioni fuoriescono rispetto al piano del ghiacciaio, protendendosi in altezza.

Accennavamo prima al movimento del ghiacciaio, questo contribuisce significativamente a creare fratture lungo la sua superficie. I crepacci si creano maggiormente lungo la parte esterna delle curve di un ghiacciaio, in prossimità di un cambio di pendio, sempre per via delle tensioni che si vengono a creare, o ancora in prossimità di un ostacolo che ne impedisce il movimento. Quando il ghiacciaio si stacca dalle nevi “perenni” o dalla calotta di una cima, si crea una profonda spaccatura, chiamata crepaccio terminale.

L’insidia dei crepacci deriva dal fatto che non sempre sono visibili e possono aprirsi o chiudersi in tempi relativamente brevi (quindi non sono mappabili singolarmente).

In inverno i crepacci di medie e piccole dimensioni sono invisibili ad occhio nudo, in quanto ricoperti di neve, mentre in estate, fra metà giugno e agosto a seconda degli anni, diventano più o meno visibili.

La grandezza e profondità è difficilmente valutabile dalla superficie in quanto spesso l’imboccatura superficiale è molto più stretta dell’ampiezza in profondità, la quale a sua volta può variare da poche decine di centimetri a qualche decina di metri.

I pericoli del ghiacciaio

Procedere singolarmente a piedi su un ghiacciaio risulta quindi pericoloso, in quanto è possibile mettere inavvertitamente un piede su un ponte di neve, ossia un sottile strato di ghiaccio/neve che cela l’apertura del crepaccio, romperlo con il proprio peso e sprofondare nel crepaccio con tutto il corpo.

Un altro pericolo è quello rappresentato dai seracchi, che per effetto del movimento del ghiaccio e del calore diventano instabili e soggetti a crolli. Nei confronti di questa insidia, per essere cioè tutelati dall’eventuale travolgimento da parte di una massa di ghiaccio, non ci sono suggerimenti, se non quello di tenersi fuori dalla linea di tiro il più possibile.

Come detto, la progressione sul ghiacciaio non è da sottovalutare mai e ha bisogno di conoscenza, attenzione e pratica. Non siate impazienti, perché la montagna non si conquista: sarà lei a lasciarsi conquistare.

Lo sapevi?

Un ghiacciaio si sposta maggiormente in estate a causa dello strato di disgelo nella parte inferiore. I Ghiacciai possono percorrere fra i 45 e 400 m l’anno.

La maggior parte del ghiacciaio della Mer de Glace (sul Monte Bianco) si è arrestata, in quanto il peso della parte superiore non è più in grado di spingere la parte inferiore che è quasi in piano.

Joe Simpson, dopo essere precipitato da una parete sulla Siula Grande, dove arrampicava con il compagno Simon yates, ed essere finito in un crepaccio profondo 45 m, dal quale non poteva risalire a causa della gamba spezzata, si salvo scendendo più in profondità nel crepaccio e uscendo da un’apertura laterale.

 

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