È vero, fino a pochi anni fa era piuttosto raro incontrare un escursionista con i bastoncini e quei pochi che li utilizzavano, in prevalenza stranieri, erano considerati un po’ troppo premurosi. Molti di noi, al massimo, si accontentavano del classico bastone di legno raccolto per terra sul sentiero, ma questo aveva un sapore legato più alla tradizione e al fascino del pastore di montagna che non a una reale conoscenza della sua importanza e della sua utilità.
Oggi, invece, si è capito finalmente che non si tratta di un optional trascurabile o dal semplice valore estetico: i bastoncini da trekking, se utilizzati correttamente, possono cambiare la nostra uscita in modo sensibile, al punto che una volta che ci si è abituati a usarli, diventa difficile tornare a camminare senza.
Quali sono, dunque, i vantaggi principali che i bastoncini garantiscono? Perché sono così utili?
L’equilibrio migliora
Camminare in montagna, sia che si parli del sentiero in collina che della cresta ad alta quota, significa camminare su terreni prevalentemente sconnessi e irregolari, dove è pertanto molto probabile inciampare, scivolare o comunque appoggiare i piedi su un punto instabile. Meglio avere quattro punti di appoggio piuttosto che due, no? Meglio avere due bastoncini in grado di non farci cadere se improvvisamente i piedi vengono meno.
Il peso viene distribuito
Oltre a garantire un migliore equilibrio, l’uso dei bastoncini permette di distribuire il peso (nostro e dello zaino, soprattutto se pesante) in modo più omogeneo; soprattutto in discesa, riuscire a sgravare le ginocchia e le caviglie da una parte del peso è fondamentale per aumentare la resistenza nel tempo permettendoci di camminare più a lungo e diminuire i rischi di infortunio.
Lo sviluppo muscolare è più completo
Un vantaggio forse meno immediato e meno direttamente visibile, ma altrettanto importante. Proprio perché le braccia intervengono attivamente nel sostegno alla camminata, soprattutto in salita, i muscoli, specialmente il tricipite e i pettorali, si sviluppano maggiormente, contribuendo a una crescita più omogenea anche nella parte superiore del nostro corpo.
La respirazione migliora
Ultimo ma non ultimo, i benefici legati alla respirazione! La postura che assumiamo quando usiamo i bastoncini è più eretta e aiuta ad aprire la cassa toracica, migliorando la respirazione, quindi assicurando una maggiore ossigenazione del sangue e, di conseguenza, una maggiore efficienza nello sforzo. Spesso in salita e con uno zaino pesante in spalla tendiamo a chiuderci nelle spalle abbassando lo sguardo, impedendo ai polmoni di incamerare tutta l’aria possibile. Ecco che il semplice uso dei bastoncini ci riporta nella posizione corretta, garantendo benefici immediati.
La regolazione e il gesto tecnico dei bastoncini da Trekking
Affinché il bastoncino possa realizzare la sua potenziale utilità è opportuno regolarne la lunghezza a dovere: in generale possiamo dire che l’angolo tra il braccio e l’avambraccio mentre impugniamo il bastoncino dev’essere di circa 90°. Questo significa che quando procediamo in salita il bastoncino andrà accorciato a seconda della minore o maggiore pendenza, mentre in discesa andrà allungato, assecondando la pendenza del terreno. È consigliabile, infine, regolare il bastoncino in pianura, prima di partire.
Camminare con i bastoncini non dev’essere un gesto forzato e faticoso, ma il più possibile naturale e spontaneo. Il bastoncino andrà ad assecondare il movimento delle gambe in maniera alternata: gamba sinistra avanti, braccio destro avanti e viceversa. Naturalmente, come in ogni gesto tecnico, con il tempo e con la pratica potremo acquisire la sicurezza e la naturalezza necessaria fino a fare in modo che il bastoncino sia quasi un’estensione del nostro corpo.
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A cosa fare attenzione durante l’uso
Tutto quanto è stato appena elencato fa sì che il bastoncino ci aiuti a trarre dei benefici tangibili, ma oltre a questo è opportuno fare attenzione ad alcuni altri aspetti, che altrimenti potrebbero comprometterne l’efficacia e l’utilità, rendendolo uno strumento d’intralcio e, talvolta, pericoloso.
In genere si ha un minor controllo in caso di caduta: il bastoncino ci aiuta a scivolare e cadere meno, ma se dovessimo inciampare, avere i bastoncini tra le mani significa fare più fatica ad attutire l’eventuale caduta. In alcuni tratti dell’escursione può infatti convenire utilizzarli senza infilare la mano nel lacciolo oppure procedere a mani libere riponendo i bastoncini nello zaino.
Inoltre le mani sempre occupate: se c’è un passaggio esposto, o comunque un tratto in cui è necessario usare anche le mani il bastoncino può risultare d’intralcio. Se il passaggio è breve possiamo infilare la mano nel lacciolo e procedere lasciandoli appesi al polso, facendo sempre attenzione a non inciampare negli stessi. In generale però e soprattutto se il passaggio è lungo, conviene chiuderli e riporli nello zaino (verticali, non orizzontali per evitare che siano pericolosi).
Infine c’è un ultimo aspetto che però dev’essere ugualmente tenuto a mente ed è l’eccesso di abitudine: il rischio potrebbe essere proprio quello di abituarsi troppo e camminare con i bastoncini, trovandosi poi in difficoltà in termini di equilibrio e fatica, quando camminiamo senza. Ogni tanto, un’uscita breve e semplice con uno zainetto leggero, la si potrebbe fare senza bastoncini.