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Quando parliamo di ponti tibetani, parliamo di itinerari sospesi tra cielo e terra, che regalano paesaggi mozzafiato e forti emozioni.

Nati sull’Himalaya per agevolare i collegamenti a grandi quote, sono strutture costituite da una fune che ha funzione di marciapiede e da due funi/mancorrenti laterali superiori distanziate di circa un metro da quella centrale. Più le funi sono tese, più alta è la stabilità del ponte e minori le oscillazioni laterali.

4 Ponti Tibetani in Italia

Sorprendentemente anche noi italiani abbiamo alcuni dei ponti tibetani che sono entrati nel Guinness dei primati e oggi vi presentiamo 4 dei ponti più belli del Bel Paese.

Il Ponte nel Cielo (Lombardia)

È il ponte tibetano più alto d’Europa. Collega la località Campo Tartano, fra le Orobie in Valtellina, ai maggenghi di Frasnino. Il ponte è alto ben 140 metri e largo un solo metro. È stato inaugurato nel 2018 ed è composto da settecento assi in legno di larice e si distende per una lunghezza di 234 metri.

L’idea che ne ha permesso la realizzazione era quella di agevolare il lavoro degli alpeggiatori. Ma il ponte è diventato una meravigliosa attrazione per gli amanti delle emozioni forti.

Il Ponte della Luna (Basilicata)

120 metri di altezza per 300 di lunghezza, una vera passeggiata di salute. Il percorso è strutturato in modo da farvi sembrare davvero di camminare nel vuoto assoluto. Questo incredibile itinerario sospeso si trova a Sasso di Castalda e si raggiunge attraversando le stradine del centro storico e un primo ponte lungo 95 metri.

Il Ponte della Luna, da percorrere con imbrago, è formato da tanti pioli di ferro collegati da funi d’acciaio e nient’altro, così da avere una vista totale sul torrente sottostante. Un bel respiro e via, si può andare solo avanti.

Ponte delle Ferriere (Toscana)

Decisamente più adatto a chi non cerca un’esperienza adrenalinica, questo itinerario sospeso è in realtà una passerella pedonale che collega Mammiano Basso e Popiglio, attraversando il torrente Lima a San Marcello Pistoiese. Alto 36 metri, è percorribile in sicurezza da chiunque.

Aperto nel 1923, quando Vincenzo Douglas Scotti, Conte di San Giorgio alla Scala e direttore della Società metallurgica italiana, lo fece costruire per permettere ai suoi operai di andare a lavorare. Nel tempo, ovviamente, ha subito grandi lavori di manutenzione e messa in sicurezza che oggi lo rendono un’attrazione per chi fa trekking o escursionismo.

Il Ponte di Cesana Claviere (Piemonte)

478 metri di lunghezza e passa la paura, tra tutti i ponti tibetani è uno dei più lunghi, almeno in Italia! Come la maggior parte degli itinerari sospesi, è chiuso d’inverno e apre dalla primavera all’autunno. Il percorso attraversa le Gorge di San Gervasio, uno spettacolare panorama di rocce calcareo-dolomitiche che racchiudono diversi fossili.

Il percorso si articola su tre ponti, di cui l’ultimo è sospeso a 90 metri da terra. I ponti si possono raggiungere anche attraverso le diverse vie ferrate disponibili.


 
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E tu? Hai mai percorso questi ponti? Raccontami la tua esperienza nei commenti!

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