Utilizzo ramponi e piccozze di Storfit||||

Differenti ramponi e differenti piccozze ci accompagnano nelle differenti attività. O meglio, le differenti attività ci richiedono differenti attrezzi; ecco perché è importante conoscere e distinguere le diverse tipologie di attività: le suddivideremo in tre macro aree e due appendici ai loro estremi.

Alpinismo classico

Rappresenta tutte le attività svolte su terreno innevato o ghiacciato in cui le pendenze non sono mai troppo sostenute, salvo per brevi tratti, e dove la progressione richiesta non si avvale di punte frontali e del doppio attrezzo tra le mani. Per questo motivo, sono da consigliare ramponi con dodici punte e punte frontali orizzontali. È anche importante la presenza dell’anti-zoccolo, un componente del rampone che aiuta a combattere la formazione di neve nel sottosuola tra le punte dei ramponi.

La piccozza può essere con il manico dritto o leggermente curvo nella parte alta, cioè verso la testa; deve presentare una paletta – l’elemento che serve per scavare nella neve –  e non un martello, che invece è utile per piantare i chiodi nella roccia. Può essere lunga o corta e questo dipende dalle preferenze individuali, ma è bene tenere conto che una piccozza corta può essere messa comodamente nello zaino. Un altro elemento che dipende dal singolo individuo è l’utilizzo di dragonne e longe.

Nord o Goulotte

Questa attività prevede che per buona parte dell’itinerario che si svolge vi siano tratti verticali o quasi verticali; per questo motivo, oltre che per la componente del terreno, spesso ghiacciato, la progressione diventa più frontale e richiede l’utilizzo del doppio attrezzo. Indirizziamo quindi la nostra scelta a ramponi con le punte frontali verticali; prestate comunque sempre attenzione a scegliere ramponi con anti-zoccolo.

Per quanto riguarda invece le piccozze, queste diventano più arcuate, con degli angoli più accentuati e si iniziano a vedere dei sostegni sui manici e un puntale nella parte finale del manico. Una delle due piccozze, in genere, ha un martello all’estremità opposta della becca e l’altra una paletta. Ancora una volta, la dragonne può essere utilizzata o meno a seconda delle preferenze personali.

Cascate di ghiaccio

Le cascate di ghiaccio sono i flussi d’acqua che durante l’inverno si solidificano diventando quindi scalabili. Il terreno, prettamente ghiacciato presenta pendenze che possono variare dall’appoggiato al verticale fino allo strapiombate, anche se quest’ultimo caso sul ghiaccio non è così frequente.

Per questa tipologia di terreno e di pendenza è necessario un rampone specifico con punte frontali verticali che possono essere sia doppie (bipunta) che singole (monopunta): da un lato il monopunta conferisce precisione ed evita il problema di scalzo del rampone in una particolare formazione di ghiaccio chiamata a candelette, d’altro canto ha meno stabilità e quindi affatica di più il polpaccio. Le seconde punte, quelle che si trovano subito dopo le punte frontali vengono chiamate stabilizzatrici e hanno un angolo ben marcato per aiutare la stabilizzazione del rampone in fase di progressione frontale. Le altre punte sono corte. A volte sono ramponi privi dell’anti-zoccolo.

Le piccozze sono decisamente arcuate e hanno una doppia impugnatura; la paletta è vivamente sconsigliata, infatti su alcuni modelli non è nemmeno opzionabile. Il martello, invece, è presente anche se piccolo.

Sul manico non è sempre prevista una punta, mentre per quel che riguarda la dentatura, questa è appena accentuata o, in alcuni casi, assente. La dragonne su questo tipo di attrezzi non è quasi più utilizzata.

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Light

In questa tipologia rientrano tutti quei materiali leggeri il cui utilizzo, all’interno dell’itinerario, è ben definito e ridotto soltanto a particolari condizioni. Qui ci sono i ramponi in alluminio, le piccozze in alluminio e i ramponcini da trail running.

Ad esempio, i ramponcini da passeggio (trail) sono utilissimi e validissimi per coloro che affrontano itinerari facili e innevati dove la progressione con scarpe da ginnastica in GTX non comporta alcun effetto collaterale, oppure su terreni estivi erbosi dove il solo grip della suola non è sufficiente. Anche in questo caso la conseguenza di una scivolata non porta grossi effetti collaterali.

I ramponi e le piccozze in alluminio sono dei validi alleati, in cui il peso fa la differenza, visto il tempo di utilizzo durante la gita stessa. Durante una gita primaverile su un ghiacciaio, con la classica neve primaverile (poco dura), la probabilità di utilizzare questi attrezzi è bassa e, in ogni caso avviene solo su neve dura o per brevi tratti ghiacciati.

Naturalmente si tratta di attrezzatura che va usata in occasioni specifiche e ben definite e tengo a ricordare che ogni utilizzo improprio di questa attrezzatura può avere delle conseguenze pericolose, delle quali bisogna essere consapevoli.

Dry tooling

Si parla di Dry tooling quando parte della scalata è effettuata su roccia, che va da verticale a strapiombante. In questo tipo di attività si prediligono piccozze con ampie curvature di manico, con delle lame dentate anche sulla testa e più spesse, per garantire più tenuta e resistenza sulla roccia. Non sono presenti né dentature né puntali sulla parte finale del manico. I ramponi sono a 4 punte, con la quinta punta frontale e vengono direttamente avvitati su una scarpa specifica.

Fissare i ramponi agli scarponcini

Esistono tre principali tipologie di fissaggio:

  • Classico: Il rampone presenta dei cinghietti che tramite appositi passaggi vanno a connettere lo scarpone sia nella parte posteriore che nella parte anteriore senza bisogno che lo scarpone stesso abbia alcuna predisposizione. Gli scarponi che si utilizzano con questo sistema hanno in genere suole morbide;
  • Semi-automatico: il rampone presenta una gabbia di plastica sul puntale; una volta infilata la punta del piede nel rampone questo viene bloccato sulla parte posteriore attraverso un archetto metallico e leva di plastica (con regolazione micrometrica). Il tutto viene assicurato tramite un passaggio di fettuccia o laccetto. Lo scarpone deve presentare un invito di plastica nella parte posteriore. La suola degli scarponi che hanno predisposizione per rampone con aggancio semiautomatico è semi-rigida;
  • Automatico: il rampone presenta un archetto di metallo sulla parte frontale. Nella parte posteriore troviamo la medesima tipologia di archetto con leva di plastica (con regolazione micrometrica) che troviamo nei ramponi semiautomatici. Il tutto viene assicurato tramite un passaggio di fettuccia o laccetto. Gli scarponi utilizzati in questo caso hanno una suola rigida.

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Thanks to: Giuliano Bordoni, Guida alpina, maestro d’alpinismo e istruttore delle Guide alpine (White line Guides)

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