Quale tavola da Snowboard acquistare da Storfit||

Bentornati sul Blog di Storfit! Come promesso abbiamo deciso di introdurvi in questo articolo la tavola, la regina delle attrezzature dell’universo snowboard. Nei prossimi articoli ci dedicheremo alla descrizione di tutti gli altri componenti dell’attrezzatura coinvolti in questa disciplina.

Le tre principali caratteristiche che dovrete conoscere per poter acquistare la tavola da snowboard giusta sono senza dubbio lo shape, il profilo e il flex. Per semplificarvi il lavoro si potrebbe dire che lo shape è la forma della tavola se la si guarda da sopra appoggiandola per terra. Mentre per profilo si intende la forma che ha la tavola se la si osserva da un lato, ad esempio appoggiandola su un tavolo. Il terzo elemento è il flex, ovvero il livello di rigidità determinato dal tipo di costruzione e dai materiali utilizzati. Questo valore lo troverete quasi sempre indicato e vi capiterà anche di trovare case produttrici che li presentano per nome.

I profili

Vediamo insieme le quattro tipologie di profilo che potrete incontrare sul mercato durante la ricerca della vostra nuova tavola da snowboard.

Camber

Il primo profilo comparso nella storia dello snowboard. Noterete la sua caratteristica principale sdraiando la vostra tavola e osservandola da un lato. Vedrete che toccherà il terreno solo in punta e in coda, creando un ponte sollevato da terra con un arco continuo. Questo profilo renderà la tavola molto reattiva e, se compresso, tenderà a lavorare come una molla. Di contro, vi permetterà un minor margine di errore: per questo motivo è di solito consigliato per rider di livello medio esperto. Adatto per un utilizzo Freestyle e Freeride.

Rocker

A portata di tutti dalla stagione 2006/2007, questo profilo ha appassionato gran parte degli snowboarder per la sua estrema facilità di utilizzo. Sdraiando la tavola, noterete che in questo caso è solo il centro della tavola ad appoggiarsi al terreno. Grazie al minore contatto con il suolo, questo profilo viene impiegato in tavole che devono concedere un po’ di più. Indicato per rider inesperti e non solo: infatti, permette ai rider più avanzati di divertirsi riducendo il rischio sui rail e durante i tentativi di atterraggio. Anch’esso è adatto a un utilizzo Freestyle ma sopratutto agli entry level.

Flat

In questo caso stiamo parlando di un profilo “piatto”. Sdraiando la tavola, noterete che l’intero profilo, da punta a coda, rimarrà a contatto con il terreno. Questo vi darà una continua e piena aderenza alla neve, rendendo così la tavola una macchina per le curve in grado di salvarvi in condizione di neve dura. Tutta questa aderenza va però un po’ a discapito del Pop e del margine d’errore che vi concederà. Tavole per coloro a cui piace andare forte, ma anche tavole dedicate al Freestyle e in particolar modo negli snowboard studiati per gli amanti e gli esperti dei rail.

Hybrid

Quella riportata nella foto è solo una delle tante combinazioni possibili dei profili cosiddetti Hybrid, ovvero composti mischiando tra loro le linee degli altri tre principali profili (Camber, Rocker e Flat). Questa si potrebbe definire “Rocker-Camber-Rocker”: dal centro la tavola parte con un profilo Rocker, con un solo punto di contatto con il terreno, per poi variare in un profilo Camber a ponte sotto gli attacchi, aggiungendo così controllo e Pop. I test svolti durante tutti questi anni hanno dato i loro frutti rendendoli super versatili, per questo motivo i profili Hybrid sono presenti in tutte le discipline, dal Freestyle al Freeride passando dalle tavole dedicate ai principianti.

Gli shapes

Vi presentiamo ora i tre principali shape, divisi in tre principali macro categorie.

Directional

Questa prima categoria contiene al suo interno tutte le tavole cosiddette direzionali, ovvero che favoriscono un’andatura della tavola in una singola direzione. Questo significa che punta e coda saranno differenti e che il senso in cui utilizzerete queste tavole sarà uno solo. Gli attacchi saranno più spostati verso la coda, questa caratteristica è indicata sul mercato con la parola Setback. Inoltre in alcune tavole cosiddette Tapered punta e coda avranno larghezze differenti. Nelle tavole Directional i materiali all’interno della tavola che compongono il flex saranno distribuiti anch’essi in maniera direzionale. Tavole per chi ama le curve e la neve fresca.

Twintip

Qui le geometrie sono speculari e simmetriche. Osservando questo shape, noterete che punta e coda sono perfettamente identiche sia di forma che di larghezza e la distanza tra l’attacco anteriore e la punta e quella tra l’attacco posteriore e la coda sono uguali. La rigidità del flex è distribuita anch’essa in maniera simmetrica rendendo così punta e coda perfettamente identiche. Shape dedicato al Freestyle puro, ad oggi è il più diffuso sul mercato: utilizzato dagli atleti nelle competizioni di mezzo mondo, ma è anche in grado di soddisfare le esigenze di chi si avvicina per la prima volta allo snowboard.

Directional Twin

Questo è il risultato del giusto mix tra i due precedenti shape. Qui le geometrie si mischiano e, pur avendo punta e coda uguali, gli attacchi posizionati più verso la coda daranno una direzionalità a questo tipo di tavola (setback). Il flex di questi snowboard non sarà simmetrico, ovvero la tavola sarà più rigida nella parte della coda, come nel profilo Directional, ma potrà essere utilizzata per sporadici passaggi in park. Tavole per chi vuole imparare davvero a fare le curve.

Il flex

Per flex si intende la rigidità e come questa sia stata studiata all’interno della tavola posizionando i vari materiali che la compongono. I tre principali materiali che determinano il flex sono il legno, la fibra di vetro e, se presenti, gli inserti più rigidi come ad esempio le fibre di carbonio.

Quando si parla di legno si intende la composizione dei diversi tipi di legno accoppiati tra loro con direzione longitudinale e trasversale. Gran parte dei segreti custoditi dalle varie case produttrici sta proprio in questa composizione. Non vogliamo annoiarvi con descrizioni inutili ma ci teniamo a dirvi che i legni impiegati in linea generale sono pioppo, faggio, acero, frassino e betulla.

Fibre di vetro e inserti completano il lavoro. In base alle loro caratteristiche il flex risulterà più o meno fluido: la questione si fa parecchio complicata e non vi confonderemo le idee con spiegazioni su fibre biassiali o triassiali.

Il nostro consiglio è quello di leggere attentamente la descrizione della tavola che vorrete comprare e rapportandola al valore del flex sarete in grado di stabilire la reale reattività.

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Lo snowboard e Storfit

Come sempre ci preme chiudere i nostri articoli ricordandovi che Storfit è al vostro fianco per potervi aiutare nell’individuare il giusto prodotto in base alle vostre esigenze. Chiaramente lo snowboard non fa differenza perché, come visto, le varianti tecniche certo non mancano.

Per questo motivo come sempre il Team di Storfit sarà a vostra disposizione.

Cosa state aspettando!? Natale è vicino e siamo sicuri che una tavola sotto il vostro albero possa diventare il regalo più bello.

 

Thanks to: Mattia Bellotti

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