Gli strumenti di orientamento classici e il GPS di Storfit|Gli strumenti di Orientamento classici e il GPS

Dove Sono? Dove sto andando? Dove vorrei arrivare?

In “terreno d’avventura”, che sia montagna, mare o deserto, è molto importante saper rispondere a queste tre domande, alle quali faremo fronte utilizzando i cosiddetti strumenti di orientamento e, ovviamente, la nostra testa.

Individuiamo quali sono materialmente questi strumenti, cercando di capire prima di tutto a cosa servono.

Gli strumenti di Orientamento

  • Carta Topografica: rappresenta in maniera simbolica il territorio nel quale ci muoviamo, indicando sentieri, strade, fiumi, boschi, pareti rocciose, rifugi, villaggi. Possiamo leggere le quote, i nomi dei monti e delle valli. Ci consente anche di misurare le distanze.
  • Bussola: indica il Nord e di conseguenza gli altri punti cardinali. Consente di orientare la carta topografica e stabilire delle direzioni di marcia. Con essa, possiamo identificare punti sconosciuti oppure la nostra posizione, attraverso la cosiddetta “triangolazione”.
  • Altimetro: indica la quota alla quale ci troviamo ed essendo anche un barometro ci fornisce informazioni importanti sulla tendenza della pressione atmosferica. La conoscenza delle quote altimetriche sarà un punto fondamentale nell’utilizzo della carta topografica.
  • GPS: strumento elettronico che tramite la ricezione di segnali emessi da una costellazione di satelliti, determina la nostra posizione sul globo terrestre (Latitudine e Longitudine). Inoltre, tramite il suo software interno, ci consente di memorizzare punti importanti (WayPoint), registrare il nostro cammino (Traccia), programmare un’escursione (Rotta), creando quindi un archivio personalizzato di dati utili. Spesso, ha al suo interno mappe digitalizzate sempre più complete.

Possiamo già capire come bussola, altimetro e carta topografica viaggino in simbiosi. Sono, infatti, strumenti complementari nelle operazioni di orientamento, nel carteggio e nella programmazione di un’escursione.

La carta topografica

La carta topografica, rappresentazione simbolica, ridotta e tridimensionale del territorio, è fondamentale per comprendere e interpretare i luoghi delle nostre escursioni. Con essa avremo la visione d’insieme fondamentale per programmare a casa il nostro itinerario e la possibilità di avere continui riscontri durante la giornata.

La Bussola

La bussola ci darà il Nord,  ovvero permetterà di posizionare correttamente la carta topografica in funzione dei punti cardinali. Inoltre tramite il rilevamento degli angoli di Azimut, potremo seguire un percorso deciso a tavolino, individuare punti sconosciuti e la nostra posizione rispetto a punti noti. È solitamente uno strumento meccanico, anche se sul mercato si trovano anche bussole elettroniche.

Altimetro

L’altimetro, utilizzato e tarato correttamente alla partenza, ci fornirà dati importanti sul nostro ritmo di salita, sulla correttezza dei nostri rilevamenti topografici e sulle nostre tabelle di marcia. Può essere uno strumento completamente meccanico oppure, più spesso, elettronico ma con un consumo veramente limitato della batteria.

GPS

Uno strumento GPS moderno, oltre alle suddette funzioni, contiene  al suo interno anche una bussola elettronica, un altimetro barometrico, oltre a un buon numero di mappe digitali, in grado di coprire tutto il mondo. È impermeabile e resistente agli urti. Sarebbe allora in grado di assolvere a tutte le nostre necessità, no? Sì, in teoria, senonché si tratta uno strumento elettronico e il suo funzionamento è totalmente legato alle batterie che lo alimentano, al loro stato di carica e alla temperatura di utilizzo.  Fine batteria = Fine orientamento.

A questo problema si potrà ovviare portando con noi batterie di riserva e pannelli solari, ma ciò non toglie che la dipendenza dall’energia elettrica sia molto condizionante.

Essendo uno strumento portatile poi, il GPS ha giocoforza uno schermo digitale ridotto, che malgrado tutti i nostri sforzi, non sarà mai in grado di rendere la visione d’insieme del territorio che abbiamo guardando una carta topografica.

Insomma, cartina o GPS?

Concludendo, non si può dire quale sia il sistema migliore di orientamento. L’affidabilità di carta, bussola e altimetro è unica, così come unica è la certezza dei dati forniti dal GPS. L’archivio di punti noti sul quale fare riferimento, la memoria di traccia da consultare per essere sicuri del nostro itinerario ne fanno ormai un accessorio indispensabile per l’escursionista.

Non c’è che da prendere il meglio di entrambi, abbinando però, come detto all’inizio, a bussola, altimetro, carta e GPS la nostra testa, ovvero la nostra capacità di osservare l’ambiente che ci circonda, di notare e memorizzare punti di riferimento importanti: l’orientamento delle vallate, il tipo di vegetazione in funzione della quota, il sole e gli astri.

Insomma, l’orientamento è una faccenda complicata, ma molto, molto appassionante.

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